Correva il mese di giugno del 2016, finalmente dopo settimane di trattativa io e il mio socio Ermanno prendiamo in comodato d’uso un Comet 1000 degli anni 80. Asteria, questa anziana signora, rimasta ferma per troppo tempo in banchina, si comporta bene in mare nonostante abbia la carena da pulire. Le incrostazioni operate da alghe e molluschi marini sono state rimossa da un sub, ma occorrerebbe tirare in secca la barca e pulire la chiglia come si deve, per poi sottoporla ad un trattamento anti-vegetativo in modo da stare tranquilli per almeno un paio di stagioni.
Ai sui tempi il Comet 1000 era considerata un ottima imbarcazione sia da crociera che da regata, ha uno scafo solido, con linee d’ acqua slanciate, che presenta buone doti marine. L’armo velico adatto e venti di media forza permette, grazie anche a tutti i rimandi a pozzetto, di portare la barca con un equipaggio ridotto o in solitaria. A parte la carena da pulire il resto dell’imbarcazione si presenta bene e noi prendiamo subito il largo, siamo fortunati becchiamo una botta sui 15 nodi di vento che ci permette una bella andatura di bolina. Siamo eccitatissimi: è per entrambi la prima barca, ed è tutta nostra! A dirla tutta per me non è proprio così, infatti la mia prima barca è stata un laser standard che ho utilizzato anni addietro quando, volendo iniziare l’iter per imparare ad andare per mare a vela, mi consigliarono di incominciare dalle derive. Ancora non lo sapevo, ma quella giornata fu l ‘ anteprima di un concatenarsi di eventi che mi portarono dopo un anno ad imbarcarmi come secondo su un catamarano per una crociera di un mese in Sicilia.
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